le storie del Circolo Eccentrico #22

#22 Gesù crossdresser?

una storia di culti confusi

Se vi trovate a passare da Praga non dimenticate di visitare il santuario di Loreto, in particolare la Cappella della Nostra Signora dei Dolori, che ospita una statua con una storia strana, affascinante e completamente sbagliata. Vi presento Santa Wilgefortis.

Santa Wilgefortis

Conchita Wurst

Wilgefortis, giovane pulzella di nobili origini , era stata promessa in sposa a un re pagano. Ma la pia ragazza non voleva avere niente a che fare con quel re infedele, così fece voto di castità e pregò intensamente per un miracolo. 

E il miracolo arrivò in modo piuttosto insolito: il re pagano non morì in modo repentino, né si innamorò di un'altra ragazza. Invece, a Wilgefortis crebbe una barba degna di Conchita Wurst. 

Il re pagano si schifò terribilmente e l'impegno matrimoniale fu subito annullato. Il padre di Wilgefortis, infuriato per il poco femminile miracolo, ritenne di far crocifiggere la virtuosa ma irsuta figliuola. 

Ecco che, a partire dal tardo Medio Evo le donne oppresse e infelici in tutto il mondo ebbero la santa su misura per loro.

La storia di Wilgefortis non è poi così più strana rispetto a quelle di altri santi, e la ragione è che, come in molti casi, è del tutto inventata a partire da una leggenda che risale a una scultura di legno dell'XI secolo. 

Wilgefortis deriva dalle parole dell'antico tedesco "Heilige Vartez", ovvero "Volto Santo". Nella realtà tutto ebbe inizio dal Volto Santo di Lucca, un crocifisso, probabilmente proveniente dalla Siria, con una differenza chiave rispetto ai crocifissi cui siamo abituati. Invece del solito perizoma, Gesù è vestito con un abito o tunica lunga come consuetudine orientale. 

Ma, nell'XI secolo, quando le copie del Volto Santo di Lucca iniziarono a comparire, l'immagine poco familiare dell'abito sorprese gli europei occidentali, che crearono  la tragica storia di Wilgefortis per spiegare perché il crocifisso fosse vestito da donna. 

E come già detto pare che Wilgefortis fosse proprio la santa che molte donne stavano aspettando. Nel XV e XVI secolo, Wilgefortis divenne estremamente popolare in Europa con nomi diversi, che andavano da "Vergine Forte" a "La Liberatrice" e perse ogni connotato maschile ad eccezione del pelo. 

Oggi ci sono diverse immagini di Wilgefortis barbuta e crocifissa in tutta Europa: in Inghilterra il suo nome era Uncumber, e in Olanda Ontkommer. Nelle terre tedesche era conosciuta come Kümmernis (traducibile con "dolore" o "ansia"). Era conosciuta come Liberata in Italia e Librada in Spagna , e come Débarras in Francia. Era venerata da chi cercava sollievo dalle tribolazioni, in particolare dalle donne che desideravano essere liberata dai mariti violenti.

Il Volto Santo di Lucca

In tempi più recenti ovviamente si è cercato di dare qualche spiegazione più "razionale" alla storia di Wilgefortis. Alcuni hanno voluto far risalire le sue origini alla figura di Ermafrodito che compare nella mitologia greca, ovvero ad altri miti androgini presenti nelle antiche religioni pagane. Altri, sulla base di conoscenze di endocrinologia, hanno voluto mettere in relazione le abitudini anoressiche diffuse nella vita monastica con la manifestazione di tricosi al volto causata da conseguenti squilibri ormonali.

Il colpo di grazia al culto della nostra vergine irsuta però probabilmente l'ha dato la nascente estetica hippy dei "capelloni" anni '60. Ad evitare ulteriori confusioni il culto di Wilgefortis è stato soppresso dalla Chiesa cattolica nel 1969.