le storie del Circolo Eccentrico #25

#25 Un autentico tourbillon

una storia davvero vorticosa di musica e fantasmi

Ah, i New Christy Minstrels! Immagina un gruppo di giovani americani, pieni di entusiasmo e di chitarre, che sbarcano in Italia nel 1965. Sono lì per partecipare al Festival di Sanremo, ma si ritrovano coinvolti in un’avventura musicale che sembra uscita da un film di Fellini… perché in realtà lo è!

Federico Fellini, il maestro del cinema italiano, e Nino Rota, il genio delle colonne sonore, decidono che questi ragazzi sono perfetti per interpretare una canzone nel loro nuovo film, “Giulietta degli spiriti”. 

La canzone? “Belfagor Stomp”, un pezzo beat che suona come una marcia trionfale per fantasmi in festa.

E così, tra una risata e uno stomp, i New Christy Minstrels diventano parte della magia felliniana, con un brano che fa ballare persino gli spiriti. 

Un’esperienza che, si può immaginare, avrà lasciato il gruppo a chiedersi se fosse tutto reale o solo un sogno ad occhi aperti.

E mentre il pubblico italiano si innamorava delle loro melodie scritte a quattro mani da Fellini e  Rota, i Minstrels probabilmente si chiedevano come mai il testo non parlasse di verdi praterie, ma di un Belfagor che fa lo stomp.

Ma questa è la magia del cinema e della musica: un incontro tra culture, un ballo tra il reale e l’immaginario, orchestrato da due giganti dell’arte.

Ma perché scomodare proprio Belfagor, che è sì un fantasma, ma nulla ha a che fare con la Giulietta del film, impegnata nel suo viaggio onirico tra paure e desideri alla ricerca di sé stessa?  Sarà forse un caso, ma proprio in quell'anno il più grande successo della televisione italiana fu la trasmissione dello sceneggiato francese Belfagor o il fantasma del Louvree quindi perché non scherzare e far ballare il più terribile degli spauracchi catodici?

Parigi, estate del 1964. Il Louvre, che di giorno è pieno di turisti con le loro macchine fotografiche, di notte diventa il palcoscenico per un fantasma fashionista in lunga toga nera, Belfagor. Questo spettro elegante non è lì per ammirare l’arte, ma per seminare il caos tra le antichità egizie. Sparizioni misteriose, aggressioni, tentativi di assassinio e morti sospette diventano all’ordine del giorno… o meglio, della notte!

La polizia è nel pallone, ma André, studente coraggioso e innamorato, entra in scena. Tra medium inconsapevoli e segreti esoterici, il mistero si infittisce. Alla fine, l’amore vince, il cattivo va in gabbia, e tutti vivono felici e contenti… tranne il fantasma, che è ancora in cerca di un buon sarto!

Sia per Giulietta degli spiriti che per Belfagor, abbiamo storie che intrecciano il reale con l’immaginario, il visibile con l’invisibile, creando un tessuto narrativo ricco di simbolismi e significati nascosti. Sia nel caso del fantasma che infesta il Louvre, sia nelle visioni di Giulietta, ci troviamo di fronte a rappresentazioni artistiche che sfidano la nostra percezione della realtà. E proprio come i New Christy Minstrels hanno portato la loro musica americana nel cuore del cinema italiano, così Belfagor e Giulietta degli spiriti ci invitano a esplorare mondi al confine tra sogno e veglia.  

A questo punto, con le idee più confuse che mai come è giusto che sia al Circolo Eccentrico, non ci resta che ascoltarli...