le storie del Circolo Eccentrico #28
#28 La macchina tritanumeri
una storia di campi di concentramento, calcoli in movimento e menti geniali
Immaginate Sir Isaac Newton passeggiare nel suo amato giardino con una calcolatrice tascabile tra le mani: ore di sedentari calcoli a mano evitate e tanto tempo in più per dedicarsi completamente all'ideazione delle sue rivoluzionarie teorie!
Oggi diamo per scontata la possibilità di eseguire calcoli complessi con dispositivi minuscoli, ma la strada verso questa comodità è iniziata molto prima dell'elettronica, con un gioiello di meccanica di precisione nato tra le Alpi: la Curta.
Castello di Vaduz, Liechtenstein
Calcolatrice meccanica CURTA
Il suo inventore, Curt Herzstark, era praticamente nato nel mondo del calcolo automatico. Cresciuto in una famiglia austriaca che produceva calcolatrici, il giovane Herzstark si rese conto che i modelli allora disponibili, ingombranti e pesantissimi, erano poco pratici per chi lavorava in movimento. Decise quindi di progettare una calcolatrice portatile e intuitiva, adatta a chiunque, dai capi cantiere ai funzionari doganali.
Dopo anni di lavoro, alla fine del 1937, era pronto a presentare la sua creazione: una calcolatrice meccanica cilindrica, azionata da una manovella, che eseguiva le quattro operazioni. Purtroppo, l'arrivo dei nazisti in Austria nel 1938 interruppe bruscamente i suoi piani. Figlio di padre ebreo, Herzstark si ritrovò coinvolto in una serie di eventi drammatici culminati nella deportazione nel campo di concentramento di Buchenwald.
La storia di Herzstark a Buchenwald assume toni quasi paradossali. Qui, in qualità di operaio, venne addetto alla costruzione dei famigerati missili V2 ma durante un'ispezione il destino gli offrì un'opportunità inaspettata nella persona di Fritz Walther, industriale nazista degli armamenti, che riconobbe Herzstark come un ex concorrente nel campo delle calcolatrici. Walther, conoscendo le capacità del giovane ingegnere, gli permise di dedicarsi allo sviluppo di progetti innovativi.
E fu così, proprio tra le mura del campo di concentramento, che Herzstark riprese a lavorare con fervore alla sua calcolatrice tascabile. La liberazione di Buchenwald da parte degli americani nell'aprile del 1945 lo trovò con i progetti della Curta finalmente completati ma una Germania completamente in macerie in cui trasformarli in un prodotto di successo.
Curt Herzstark
Dopo la guerra, Herzstark cercò comunque finanziatori per avviare la produzione della sua invenzione. Il destino volle che fosse Franz Joseph II, Principe del Liechtenstein, affascinato dalla genialità del progetto, a offrirgli l'opportunità che cercava.
Nel piccolo principato, Herzstark potè così fondare la Contina AG Mauren, dando inizio a una produzione di successo che sarebbe durata vent'anni e avrebbe portato alla vendita di 150.000 Curta.
Franz Joseph II, Principe del Liechtenstein
La Curta, soprannominata "macinapepe", "granata matematica" o "tritacarne" per la sua forma e il suo funzionamento, si affermò come la migliore calcolatrice portatile fino all'avvento dei primi modelli elettronici negli anni '70. Il suo design ingegnoso, basato su un unico tamburo a gradini che permetteva di eseguire addizioni e sottrazioni, era la chiave della sua eccezionale compattezza.
La Curta trovò impiego in tantissimi ambiti, dalle gare automobilistiche ai cantieri edili fino all'aviazione commerciale, sempre apprezzata per la sua resistenza agli urti affidabilità e leggerezza.
Oggi, la Curta è un oggetto da collezione molto ricercato, con prezzi che possono superare i 1.000 dollari. La storia di Curt Herzstark e della sua "granata matematica" è un inno alla creatività e all'ingegno umano, capace di fiorire anche nelle situazioni più avverse.